Falene
I Lepidotteri, le farfalle e le falene, sono uno dei gruppi animale più ricchi di specie al mondo. All’interno dei Lepidotteri i cosiddetti Macrolepidotteri raccolgono le famiglie con le falene tendenzialmente di maggiori dimensioni che vengono studiati con maggiore facilità. Al contrario quasi niente è noto delle famiglie caratterizzate da specie di piccole dimensioni (Microlepidotteri) in genere caratterizzati da adulti grandi pochi millimetri. In Italia è presente un numero imprecisato di specie di lepidotteri che potrebbe essere vicino alle 5.000 specie. Di queste soltanto 280 circa sono farfalle, suggerendo che il rapporto tra specie di falene e di farfalle sia di circa venti a uno. Non è noto il numero di falene presenti nell’Arcipelago Toscano, ma le farfalle diurne sono ben studiate ed il loro numero si avvicina a 50. Se il rapporto calcolato in precedenza si mantiene anche nell’Arcipelago Toscano (come è lecito immaginare) dovremmo aspettarci la presenza su queste isole di quasi mille specie di falene di cui circa la metà sono Microlepidotteri. I cambiamenti climatici portano nuove specie nelle fauna, ma soprattutto alle nostre latitudini ne fanno perdere molte altre. Le isole sono particolarmente soggette a questi fenomeni poiché gli ambienti sono ristretti e meno diversificati che sulle grandi aree della terraferma. Consideriamo che il Monte Capanne all’Isola d’Elba è alto 1019 m; quest’altezza, ragguardevole per una piccola isola, facilita la presenza di aree boscose fresche sul versante esposto a nord e permette la sopravvivenza di molte specie assenti nella maggior parte delle altre isole. Inoltre, una montagna rappresenta un’ottima garanzia di sopravvivenza per molte specie che, durante i periodi caldi, possono spostarsi verso aree più alte e fresche per far fronte all’aumento delle temperature. Il problema sorge quando il clima cambia così tanto da non permettere la sopravvivenza neppure sulla vetta della montagna, o quando, per una qualche ragione, non vi siano in alto le condizioni per la vita degli organismi (piante nutrici e altre risorse). In questi casi la popolazione insulare ha poche possibilità di sfuggire all’estinzione. Negli ultimi 100 anni molte farfalle che in passato erano state catturate all’isola d’Elba non sono state più ritrovate. I complessi fenomeni dai quali dipendono le specie presenti sulle isole hanno portato a risultati in apparenza sorprendenti. Succede così che diverse specie e sottospecie di lepidotteri dell’Arcipelago Toscano risultano presenti anche nelle isole maggiori del Mediterraneo occidentale (Sardegna, Corsica, Sicilia) e nelle regioni continentali sud-occidentali ma assenti sulla vicina costa toscana. Al fine di aiutare gli appassionati di natura a conoscere meglio questo gruppo animale il Parco Nazionale in collaborazione con l’Università di Firenze ha realizzato la pubblicazione “Le falene dell’Arcipelago Toscano” all’interno della collana “I quaderni del parco”. Vista la complessità di questo gruppo animale di seguito si riportano alcune informazioni su 4 famiglie e non sulle singole specie come nel caso degli altri gruppi.