Macchia mediterranea
La macchia mediterranea è il tipo di vegetazione più diffuso nel bacino del Mediterraneo. Si tratta di una formazione densa, impenetrabile, di colore verde scuro, caratterizzata da arbusti e suffrutici (piante legnose solo nella parte inferiore, con assi di breve lunghezza che rimangono eretti) con foglie sempreverdi, coriacee, spinose, spesso aromatiche e abbondanti fioriture di vari colori in primavera: azzurro del rosmarino, giallo della ginestra, il viola della lavanda, il bianco dell'erica, il rosa del cisto. Le formazioni più diffuse sono quelle costituite dagli arbusti, che rappresentano l’elemento caratteristico del paesaggio vegetale odierno. Si tratta di una vegetazione densa, impenetrabile, caratterizzata da arbusti spesso spinosi con foglie sempreverdi, coriacee. La macchia a dominanza di erica (Erica arborea) e corbezzolo (Arbutus unedo), molto diffusa, presenta spesso buone potenzialità per un’evoluzione verso le formazioni forestali. La macchia a ginestre, lentisco e alaterno è diffusa soprattutto nelle aree abbondonate dall’agricoltura. Dopo ripetuti incendi, la macchia assume una fisionomia più rada (gariga), dominata dal lentisco, dai cisti e dall’elicriso . Le garighe sono caratterizzate da radure più o meno ampie dove in pochi metri quadrati vive una grande quantità di specie erbacee che costituiscono i pratelli terofitici mediterranei. Si tratta in massima parte di piccole piante annuali tra cui molti trifogli e graminacee che seccano completamente durante la stagione estiva e la superano in forma di seme. Oltre alle piante annue, questi habitat sono straordinariamente ricchi di orchidee e altre specie erbacee perenni generalmente provviste di organi sotterranei come gli agli, le romulee , il latte di gallina e la gagea di granatelli. I pratelli rappresentano un habitat di interesse conservazionistico a livello prioritario, in quanto inserito nella Direttiva “Habitat” 92/43 CEE.