Il Cisto marino (Cistus monspeliensis) è un arbusto molto profumato, foglie lanceolate (a forma di lancia, strettamente ellittiche ma con estremi appuntiti), strette, di colore verde intenso, generalmente arrotolate, ricche di oli essenziali, resinose, se stropicciate con le mani hanno consistenza vischiosa. Fiori piccoli, bianchi, effimeri, non resistono che qualche ora, mai più di una giornata. Fiorisce ripetutamente in aprile e maggio. Si disseca in piena estate, alle prime pioggie riacquista la vita che sembrava persa. Offre spesso rifugio ad un insetto, Philaneus spumarius, volgarmente detto sputacchino, deve il nome per la schiuma che depositata sulle foglie protegge i giovani individui. Si tratta di una delle specie più diffuse all'Isola d'Elba, anche per la capacità di adattamento al passaggio del fuoco. Frequente nelle pendici più brulle o assolate, dà luogo a estese macchie basse e garighe, presenti nel versante orientale, sulla dorsale Monte Castello- Monte Strega e sul Monte Calamita e su quella sud occidentale.