Chiocciole e lumache
Nell’Arcipelago Toscano vivono 94 specie di molluschi non marini 3 delle quali di acque salmastre, 15 di acqua dolce e 76 terrestri. Si tratta di un gruppo animale complesso che ha attirato l'attenzione di numerosi ricercatori anche per gli aspetti legati alla biogeografia, la scienza che si occupa di studiare la distribuzione geografica degli organismi viventi e i processi che la influenzano. L'identificazione delle specie di chiocciole e lumache è dibattuta tra gli specialisti, per questo motivo i nuovi studi permettono a volte di determinare nuove specie o modificare la denominazione di quelle già conosciute. Le 15 specie di acqua dolce, se si eccettua un piccolo gasteropode di acque sotterranee endemico dell’Elba (Islamia gaiteri), includono prevalentemente entità ad ampia distribuzione, non minacciate a livello globale, sebbene localmente siano a rischio per la situazione in cui versano gli ambienti d’acqua dolce nell’Arcipelago Toscano. I 76 gasteropodi terrestri comprendono quattro endemiti (Oxychilus pilula, Oxychilus oglasicola, Ciliellopsis oglasae e Tacheocampylaea tacheoides) e cinque specie sub-endemiche (Solatopupa guidoni, Oxychilus majori, Cochlodina kuesteri, Tyrrheniellina josephi e Marmorana saxetana). Le specie di acqua dolce sono assenti in tre isole (Pianosa, Gorgona e Giannutri). In linea di massima, il numero di specie presenti in ogni isola è proporzionale alle sue dimensioni, sebbene ci siano alcune eccezioni: ad esempio, Montecristo, pur essendo la quarta isola in termini di superficie, ospita meno specie delle tre isole più piccole (Pianosa, Giannutri e Gorgona). Questo è probabilmente dovuto sia alla natura acida dei substrati granitici da cui è interamente costituita, sia al suo lungo isolamento e alla sua distanza da altre terre emerse. In effetti, sono molteplici i fattori che determinano le specie presenti nelle singole isole: oltre alla superficie, sono molto importanti la morfologia, la distanza dalle terre emerse vicine, la varietà degli ambienti, la composizione chimica dei substrati e la presenza di sistemi idrici perenni (senza i quali non vi è possibilità di sussistenza per molte specie d’acqua dolce). Per esempio, nelle piccole isole a substrato calcareo (Pianosa e Giannutri) la composizione chimica e la conformazione geomorfologica determinano una maggiore aridità del suolo, non consentendo la formazione di un sistema idrografico superficiale né una sufficiente ritenzione idrica, e questo impedisce anche la presenza di specie terrestri. Al contempo, però, i substrati calcarei, dove presenti, permettono l’insediamento di numerose specie calciofile, del tutto assenti dalle isole a substrato acido. L’introduzione di entità aliene, oltre a costituire un importante fattore di rischio per gli elementi autoctoni, diminuisce il grado di endemismo (inteso come rapporto tra il numero di endemiti e il numero totale di specie) e contribuisce alla banalizzazione delle biocenosi. Al fine di aiutare gli appassionati di natura al riconoscimento delle diverse specie di chiocciole e lumache il Parco Nazionale ha realizzato, nell’ambito della collana “I quaderni del parco”, la pubblicazione “Chiocciole e lumache dell'Arcipelago Toscano”.