Tacheocampylaea tacheoides è endemica dell’isola di Capraia. Si tratta di una Chiocciola terrestre di dimensioni medio-grandi, facilmente riconoscibile, con conchiglia destrorsa, subglobosa, color marrone olivastro tendente al violetto con tre fasce spirali scure più o meno evidenti, provvista di ombelico chiuso e di apertura ovale discendente, con peristoma interrotto, ispessito, appena riflesso, color rosato (H: 16- 21 mm; D: 27 – 33 mm). Specie moderatamente termofila, vivente tra la lettiera e il pietrame (inclusi ruderi e muri a secco) nella macchia mediterranea. Specie globalmente in pericolo. Tacheocampylaea tacheoides ha un areale limitato e popolazioni poco numerose, soggette a una forte pressione predatoria da parte del ratto nero. Altri importanti fattori di rischio sono rappresentati dagli incendi e dal prelievo a fini collezionistici e alimentari. Le prime Tacheocampylaea scoperte nell’Arcipelago Toscano, alcune conchiglie fossili trovate nelle brecce calcaree di Pianosa, vennero attribuite a una varietà di una specie vivente in Corsica. Le Tacheocampylaea viventi a Capraia, scoperte qualche anno dopo, furono invece assegnate a una specie distinta, T. tacheoides, con caratteri intermedi tra quelli delle specie corse e quelli delle specie sarde. Il problema di un moderno inquadramento delle specie di Tacheocampylaea, un genere endemico dell’area tirrenica, rimane tuttora aperto. La presenza di Tacheocampylaea a Pianosa e Capraia è di indubbio valore biogeografico e testimonia i contatti faunistici tra le isole dell’Arcipelago Toscano, la Corsica e la Sardegna.