Il Mirto (Myrtus communis) è un arbusto a foglie persistenti, dal fusto irregolare e dalle foglie ovali ed emananti se strofinate uno dei più gradevoli profumi della Macchia mediterranea. I fiori sono bianchi, odorosi e solitari; il frutto è costituito da una bacca grande quanto un pisello, nerastra a maturità, contenente alcuni semi reniformi, ricca di olii essenziali assai profumati. Si spiega così l'uso di queste bacche per aromatizzare il vino o la carne in cottura, soprattutto la selvaggina. Ben noto è il liquore di mirto, di chiaro influsso sardo, preparato mettendo a macerare i frutti in alcool etilico. La sua fioritura si ha all'inizio dell'estate. I rami flessibili e resistenti erano usati come materiale da intreccio nella produzione di cesti e simili, nonché per realizzare la veste dei fiaschi e delle damigiane. Specie tipicamente mediterranea, spiccatamente termofila, predilige cioè le alte temperature, resistente alla salsedine e molto frugale. Caratterizza con lentisco e arisaro una delle tre tipologie di leccete presenti sull'isola: il bosco termofilo di leccio che occupa vaste aree della parte centrale e orientale dell'isola, mentre in quella occidentale è relegato sui versanti meridionali a quote inferiori a 400 m.