Gli Sfingidi (famiglia Sphingidae) comprendono circa mille specie in tutto il globo con una maggiore diffusione nelle regioni tropicali. Le larve, se disturbate, tendono ad assumere una tipica posizione che le fa assomigliare a una sfinge, comportamento che ha dato nome alla famiglia. Le larve di molte specie sono inoltre caratterizzate dalla presenza di un uncino sulla parte terminale del corpo. Sia le larve che gli adulti mostrano in genere colori sgargianti e disegni contrastati che ne fanno una delle famiglie più spettacolari di falene. Gli sfingidi hanno abitudini generalmente crepuscolari o notturne, ma alcune specie, in genere di dimensioni relativamente piccole, volano quasi esclusivamente durante il giorno. Gli adulti presentano un aspetto simile a quello di un caccia bombardiere con ali sottili e corpo grande e affusolato. Queste caratteristiche, associate alla presenza di grandi occhi, rivelano la loro natura di grandi volatori. Gli Sfingidi infatti possono migrare tra l’Africa e l’Europa e riescono a nutrirsi senza posarsi sulle piante rimanendo fermi in volo come i colibrì. La Macroglossa è sicuramente la specie Europea più comune e diffusa che mostra questo comportamento. Queste falene possono avere una proboscide molto sviluppata come quelle lunghissime di Agrius convolvoli e Macroglossum stellatarum. Acherontia atropos invece ne possiede una breve e forte, adatta a perforare le celle delle api. Altre specie invece sono caratterizzate da proboscidi atrofiche e non si nutrono da adulti, come Marumba quercus e Mimas tiliae. A causa delle loro grandi capacità migratorie non è facile capire quali specie compiano l’intero ciclo vitale sulle isole dove vengono rinvenute e quali invece siano soltanto di passaggio. Nell’Arcipelago toscano sono note 10 specie molte della quali caratterizzate da grandi capacità dispersive che hanno permesso loro di attraversare i bracci di mare. L’isola d’Elba, più grande e meno isolata, ospita alcune specie in più delle altre isole molte delle quali svolgono sicuramente tutto il ciclo vitale sull’isola. La popolazione di Hyles dahlii presente a Pianosa e Giannutri merita una menzione particolare. Questa specie ha una distribuzione molto complessa in quanto la si ritrova in Sardegna, Corsica e nord Africa con popolazioni ibride nelle aree di contatto. La presenza di Hyles dahlii a Pianosa e Giannutri rappresenta una prima indicazione del forte, e ancora in parte oscuro legame, che unisce le isole Toscane con la Sardegna, la Corsica, la Sicilia e l’area Mediterranea occidentale e meridionale (Spagna e Maghreb). Hyles dahlii non è stata ancora segnalata in altre isole dell’Arcipelago e nella Toscana continentale, ma non è escluso che la si possa rinvenire in futuro.
Sfinge Testa di Morto (Acherontia atropos)
Sfinge Testa di Morto (Acherontia atropos)