Nome scientifico: Hypericum perforatum
Denominazione locale: bergamo, iperico, perago, erba di San Giovanni
Usi medicinali: antinfiammatorio, antigastralgico, antiemorroidario, depurativo, lenitivo, spasmolitico, vulnerario Osservazioni: a Rio nell’Elba e a Capoliveri, dai fiori, messi a macerare, per circa un mese, in olio d’oliva, si ottiene un oleito di colore rosso rubino ottimo per trattare le scottature e le ustioni, per lenirne il dolore, per sfiammare e per stimolare la cicatrizzazione. Il decotto delle sommità fiorite è bevuto come analgesico e spasmolitico in caso di gastralgie e coliche epatiche (Rio nell’Elba, Rio Marina, Cavo, Bagnaia, Nisporto, Nisportino), nonché come depurativo del sangue (Rio nell’Elba, Bagnaia). Il medesimo preparato, spesso ottenuto aggiungendo anche foglie e fiori di malva (Malva sylvestris), è usato sotto forma di lavanda vaginale in caso di processi infiammatori a carico degli organi genitali femminili (Rio nell’Elba, Bagnaia). Sempre a Bagnaia e a Rio nell’Elba, la letteratura etnobotanica locale, riferisce l’uso del decotto d’iperico, talvolta associato a fiori e foglie di sambuco (Sambucus sp.pl.) e somministrato in enteroclisma come antiemorroidario.
Uso cosmetico: a Rio nell’Elba e a Bagnaia il già ricordato decotto di iperico, con o senza malva, è usato a mo’ di lavanda vaginale per l’igiene intima femminile.