Nome scientifico: Taraxacum officinale
Denominazione locale: dente di leone, dente di cane, piscialletto, radicchio, radicchio selvatico,soffione, tarasago.
Usi medicinali: attivatore epatico, depurativo, diuretico, spasmolitico
Osservazioni: la medicina popolare elbana somministra oralmente il decotto di foglie per depurare l’organismo e stimolare le funzioni epatiche; nei territori di Rio nell’Elba si consiglia di berne due bicchieri/ die, uno la mattina a digiuno e l’altro dopo pranzo. È altresì considerato un ottimo diuretico (Lacona-Capoliveri, Poggio-Marciana, Portoferraio) e spasmolitico (Lacona) in caso di mal di pancia. All’isola del Giglio (G. Campese) è usanza assumere oralmente il decotto di foglie di tarassaco in associazione con Fumaria officinalis (parte epigea), Cicorium intybus (foglie) e Borago officinalis (foglie) per depurare il corpo in caso di lievi forme di intossicazione, affezioni epatiche, durante i cambi di stagione, nonché in presenza di malattie virali e batteriche. La tradizione popolare specifica di raccogliere, di preferenza, le foglie prima della fiorituraopolare.
Curiosità: a Procchio (Marciana) ai bambini si dice di non toccare il “fiore” perché è credenza popolare che possa indurre l’enuresi notturna.
Usi alimentari : le foglie si consumano fresche in insalata o lessate, spesso ripassate in padella. Nei territori di Marciana con la radice tostata e macinata si preparava una bevanda simile al caffè.