L'habitat del Giglio caprino (Anacamptis morio) è costituito da prati aridi, radure e garighe. Fiorisce nel periodo marzo-aprile. Si tratta di una pianta robusta ma spesso di piccole dimensioni. Infiorescenza corta, densa, con fiori di colore variabile, dal violetto scuro al porpora, dal lilla al bianco, in una infinità di sfumature. Il labello presenta macchie porpora violaceo scuro che risaltano sugli esemplari con tinte più chiare. Il sostantivo “morio” in greco e latino significa “pazzo” e secondo alcuni richiamerebbe il colore cangiante dei fiori; in spagnolo “morrion” sta per cappuccio in riferimento alla forma particolare dei tepali. Insieme ad Anacamptis papilionacea è una delle specie più diffuse sul territorio elbano, dal livello del mare fino alle quote più elevate del Monte Capanne. Presente a Capraia e Giglio.