Lo Sparviere (Accipiter nisus) è un piccolo rapace delle dimensioni di un gheppio. Le ali sono corte e arrotondate, anche se in scivolata possono mostrare una corta puntina; la coda è lunga e piuttosto stretta. Plana e volteggia ad ali piatte, spesso alternando frenetici battiti d’ala. Il volo attivo è veloce e nervoso, con improvvisi scarti e cambi di direzione. Dimorfismo sessuale evidente nelle dimensioni e nella colorazione delle parti inferiori, piumaggi differenziati anche in base all’età. Da sotto, a distanza, appare uniformemente grigio. In realtà i maschi sono bianco rosato con i fianchi arancioni e fitte barrature scure o marrone rossiccio. Le femmine, grandi quasi il doppio rispetto ai maschi, hanno una colorazione di fondo priva di toni arancioni e con barrature nere. I giovani hanno colorazione assai simile alle femmine, ma le parti inferiori presentano una fitta serie di macchie a forma di punta di freccia, meno ordinate che negli adulti. Le parti superiori sono grigie scure uniformi negli adulti e marroni nei giovani. L’iride gialla, arancione negli adulti, conferisce allo sparviere uno sguardo particolarmente feroce. Caccia piccoli uccelli, fino alle dimensioni di una tortora, catturandoli mentre mangiano, in abbeverata o mentre riposano. Vola radente al terreno sfruttando il riparo di alberi e siepi da cui sbuca all’improvviso sorprendendo le prede. Qualche volta, specialmente in migrazione, attacca con brevi picchiate dall’alto rondini e altri piccoli migratori. Passa anche molto tempo su posatoi in posizione strategica, dai quali studia i movimenti delle prede. Se minacciato, fugge sparendo nella vegetazione fitta. Legato ad ambienti boscosi, si adatta anche a grandi parchi urbani e alla vicinanza delle abitazioni, soprattutto in inverno. Nidifica sugli alberi di boschi fitti e riparati. E’ un migratore regolare, le popolazioni italiane sono in parte sedentarie per cui, in inverno, gli esemplari presenti aumentano per l’arrivo di soggetti svernanti. Nell’Arcipelago Toscano lo Sparviere nidifica nelle leccete alte e mature dell’Isola d’Elba, del Giglio e di Gorgona. Lo si può facilmente osservare in quasi tutti i mesi dell’anno, ma principalmente in inverno e durante il picco migratorio autunnale. All’Elba numerosi individui vengono avvistati ogni anno durante la migrazione. Nei campi di avvistamento rapaci se ne osservano da un minimo di alcune decine a un massimo di quasi 300 individui.