Il Falco pellegrino (Falco peregrinus) è un falco di medie dimensioni, con ali larghe ma appuntite come pugnali, e la coda lunga come la base dell’ala. Il petto massiccio, le ali a base larga e la coda larga conferiscono un aspetto possente al rapace in volo, spesso definito come “un’ancora nel cielo”. Gli adulti sono grigio ardesia superiormente, con una sfumatura più chiara sul groppone. La testa è nera, le guance e la gola bianche più o meno sfumate di rossiccio chiaro con un evidente mustacchio nero, prolungamento del nero sulla testa, che a volte è così largo da coprire totalmente le guance. Le parti inferiori sono bianco sporco fittamente barrate, ma a distanza sembrano grigie, su esse spicca il petto chiaro, candido o sfumato di rosa salmone nella particolare sottospecie che nidifica nell’arcipelago (F. p. brookei). I giovani sono marroni con tonalità fulve, senza bianco sul petto. E’ un falco specializzato nella predazione di uccelli in volo, che cattura a seguito di picchiate mozzafiato, spesso culminanti con impatti a velocità improponibili. Altre volte la picchiata sembra clamorosamente fuori mira, mentre è solo la preparazione di un attacco da sotto in risalita. Molte picchiate, ovviamente, non vanno a buon fine e raramente il falco insiste per più di due o tre volte su una preda. Passa molto tempo in volo, assai alto nel cielo, e altrettanto posato su posatoi da dove domina il panorama e studia i movimenti delle potenziali prede. Lo si incontra a volte quando, dopo una picchiata, guadagna rapidamente quota. Nidifica principalmente sulle scogliere e in qualche falesia dell’interno. Pertanto lo si vede di frequente lungo costa o, andando in cima alle montagne, in volteggio di “ispezione”. Il periodo migliore per osservarlo è giugno, quando i giovani dell’anno sono usciti dal nido e vengono alimentati dai genitori che, spesso, lanciano loro prede in aria per “addestrarli” alla cattura. Presente su tutte le isole toscane.