Il rospo smeraldino (Bufo balearicus) è un Anuro di medie dimensioni, tra i più grandi anfibi Italiani. È diffuso in gran parte delle nostra penisola, ma solo sino a basse quote (6-800 m s.l.m.). Nell’Arcipelago Toscano è presente solo all’Elba, nella zona sud orientale, nei pressi dell'area umida di Mola. Raggiunge i 13-14 cm di lunghezza corporea per oltre 60 g di peso. Il rospo smeraldino deve il proprio nome alle macchie di un verde brillante che ne coprono tutto il corpo. Queste macchie presentano frequentemente bordi aranciati o rossastri su un fondo biancastro o grigio chiaro. I maschi sono di dimensioni minori rispetto alle femmine, ma presentano maggiori dimensioni del capo e arti proporzionalmente più lunghi. Le larve hanno corpo tondeggiante, completamente nero o marrone scuro sul dorso e chiaro nella parte ventrale. L’estremità della membrana caudale è arrotondata. Specie abbastanza agile, si sposta camminando o con piccoli salti. Attivo prevalentemente di notte o in giornate coperte e molto umide, è peraltro visibile di giorno quando si reca in acqua per la riproduzione. Il Rospo smeraldino si ciba prevalentemente di artropodi del terreno, sebbene manchino studi specifici sull’argomento. I maschi si recano per primi ai siti di riproduzione e attirano le femmine cantando. Il canto è prodotto grazie al rigonfiamento di un’unica sacca posta a livello della gola. L’accoppiamento, ascellare, si compie in acqua e la femmina depone le uova in lunghi cordoni gelatinosi, disponendole in una sola fila. Ogni femmina può deporre da 5000 a 13000 uova. Il canto del rospo smeraldino è una sorta di trillo prolungato, che può essere udito anche a qualche km di distanza e che viene emesso dai maschi dall’acqua, durante il periodo degli amori. Il rospo smeraldino, se maneggiato, cerca di difendersi gonfiando il proprio corpo e spesso orinando in mano all’assalitore. Se strofinato, emette un odore che ricorda l’aglio.