La raganella tirrenica (Hila sarda) è un Anuro di piccole dimensioni diffusa in Corsica, Sardegna e parte delle loro isole satelliti, a Capraia e all’Isola d’Elba. Una volta considerata una sottospecie della raganella (Hyla arborea), è stata da diversi anni riconosciuta come buona specie e rappresenta un taxon endemico dell’area tirrenica insulare. Raggiunge i 4-7 cm di lunghezza corporea e circa 4-6 g di peso. La raganella tirrenica presenta un’ornamentazione generalmente verdastra o grigio-bruna con frequenti piccole, ma visibili macchie e marezzature di colore più scuro, a volte a formare un disegno molto marcato. Caratteristica unica tra gli anuri italiani, è la conformazione dell’apice delle dita: esse presentano un disco digitale che consente una particolare ed efficiente adesione alle superfici più varie e permette alla raganella di arrampicarsi e aderire a foglie, rami arbusti. I maschi, sono di dimensioni inferiori rispetto alle femmine, ma presentano in genere arti proporzionalmente più lunghi. Le larve, di colore giallo paglierino, sono molto facili da riconoscere, rispetto a quelle degli altri anuri dell’Arcipelago; in fase di sviluppo avanzato, oltre al colore sempre più simile a quello degli adulti e dei neometamorfosati, hanno gli occhi in posizione laterale. Le raganelle si cibano di insetti e altri artropodi che trovano su foglie e cespugli. È una specie strettamente terrestre e arboricola, molto agile, in grado di compiere salti notevoli da un ramo a un altro. È attiva di giorno e di notte, canta da posizioni elevate, anche durante le ore calde della giornata in piena estate, ma preferenzialmente la si ode dal crepuscolo e in piena notte, e di giorno in giornate particolarmente umide, a volte anche mentre piove. L’accoppiamento, inguinale, si compie in acqua e la femmina depone le uova in piccoli ammassi di poche decine di uova, in acqua ferma, anche di bassa profondità, a volte in pozze temporanee, avvallamenti, nelle tracce di pneumatici, in colatoi e abbeveratoi. Il canto di Hyla sarda (solo i maschi cantano) ricorda e assomiglia a quello della raganella italiana (Hyla intermedia) o della raganella europea (Hyla arborea) a conferma della derivazione da un comune antenato: è un trillo intervallato, che parte a bassa intensità, cresce rapidamente sino a raggiungere un tetto massimo caratterizzato da massima frequenza e intensità. Le raganelle cantano in cori e gli esemplari in canto si sincronizzano spesso su un cantore principale, tanto che a volte è di fatto impossibile per il nostro orecchio capire il numero di individui in attività. Il canto viene emesso facendo gonfiare un sacco golare, spesso di colore diverso dal resto del corpo, normalmente giallastro o grigiastro.