Il sentiero n. 124 collega il sentiero n. 107, nelle immediate vicinanze di San Piero, al sentiero n. 119, nei pressi del Monte Perone.
Per imboccare il sentiero, partendo da San Piero, si percorre il sentiero n. 107 in salita per circa 40 minuti.
Dopo il bivio, il sentiero n. 124 continua a salire, ma con una minore pendenza.
Per un breve tratto il tracciato costeggia una pineta, subito dopo entra in un bel castagneto.
Dopo circa 40 minuti di cammino si giunge alla magnifica Pieve di San Giovanni Battista, a quota 416 m.
Il sentiero n. 124 prosegue poi innestandosi per circa 300 m in discesa sulla strada provinciale n. 37, fino al tornante dove svolta a sinistra.
Il tracciato si inoltra di nuovo in un maestoso castagneto, caratterizzato in questo caso dalla presenza di alcuni esemplare di grandi dimensioni.
Successivamente, inaspettato, in mezzo al castagneto, sulla destra del sentiero si può osservare un bosco di Leccio (Quercus ilex).
Giunti al primo dei quattro rami del fosso di San Francesco, che verranno attraversati dal percorso, è necessario prestare attenzione per non perdere il sentiero.
La via che prosegue in piana è un percorso secondario.
Il sentiero n. 124 invece prosegue, dopo aver attraversato l'impluvio, svoltando improvvisamente a sinistra e inerpicandosi in ripida salita fino ai ruderi del Romitorio di San Francesco Saverio.
Anche qui bisogna fare attenzione, ci dobbiamo lasciare i ruderi sulla destra e svoltare a sinistra inoltrandosi in una vegetazione differente dalla precedente. Si tratta di Macchia Mediterranea con prevalenza di Scopa (Erica arborea) e Corbezzolo (Arbutus unedo).
Sorpassati altri due rami del fosso di San Francesco, distanti 100 m uno dall'altro, si entra in una pineta in cui è presente un fitto sottobosco denso con Scopa (Erica arborea) e Leccio (Quercus ilex).
Anche in questo tratto il tracciato non è ben evidente.
Dopo aver costeggiato per alcuni metri la pineta il sentiero svolta a sinistra e si inerpica, inoltrandosi in salita, lateralmente alla pineta stessa, fino a sbucare in uno slargo dove il percorso diventa ampio e ben riconoscibile.
Da qui in pochi minuti, sorpassato l'ultimo impluvio caratterizzato da alcuni esemplari di Ontano Nero (Alnus glutinosa) di discrete dimensioni, si giunge al bivio con il sentiero n. 119.
Pochi metri prima del bivio, a circa 50 m dal tracciato, sulla destra si può ammirare un bel caprile addossato ad un masso di granito.
Dai ruderi del romitorio al termine del sentiero il tempo di percorrenza è di 40 minuti.