Il sentiero n. 245 conduce da Procchio a San Martino, presso la Villa Napoleonica.
L'itinerario, ombreggiato e adatto anche ad escursioni nella stagione estiva, inizia dalla spiaggia di Campo all'Aia.
Il primo tratto, pianeggiante, segue il profilo costiero e attraversa un’area ben manutenuta dal proprietario.
Si inoltra per circa 700 m in una lecceta fino al bivio con il sentiero n. 245A che sale ripido sulla destra e, dopo essersi innestato su una strada carrabile, conduce direttamente a Colle Pecorino.
Al bivio il sentiero n. 245 prosegue a sinistra in discesa attraversando le due belle spiagge selvagge del Porticciolo e della Lamaia, ubicate a breve distanza l'una dall'altra.
Questo primo tratto del sentiero, dalla spiaggia di Campo all’aia a quella della Lamaia, necessita di circa 1 ora di cammino.
Da qui il tracciato abbandona la costa, sale verso Colle Pecorino e sbuca sulla strada provinciale n. 24 ricongiungendosi con il sentiero 245 A con il quale disegna un percorso ad anello.
Dalla spiaggia alla strada sono necessari circa 30 minuti di cammino.
Oltrepassata la strada provinciale n. 24, il sentiero n. 245 sale fino al panoramico spartiacque tra la valle di Gualdarone e quella di San Martino, nei pressi di Monte Pericoli (333 m).
Sul crinale, che segue per circa 400 m, il tracciato coincide con il sentiero n. 248 che, poco dopo, si collega alla GTE.
Il percorso imbocca poi una discesa di circa 2 km che conduce alla Villa Napoleonica dove si collega con il sentiero n. 221.
Per quanto riguarda la vegetazione, nella prima parte del percorso, fino alle propaggini di Monte Pericoli, la Macchia Mediterranea, si presenta in uno stadio evolutivo avanzato.
Si tratta dei cosiddetti boschi termomediterranei a dominanza di Leccio (Quercus ilex) caratterizzati da una buona rappresentanza di specie termofile, adattate a vivere in ambienti caldi, fra le quali spiccano il Lentisco (Pistacia lentiscus), il Mirto (Myrtus communis) e l'Arisaro Comune (Arisarium vulgare), assenti o molto sporadici nelle fitocenosi mesofile, caratterizzate da piante che si adattano meglio al clima temperato.
Questa associazione vegetale occupa vaste aree della parte centrale e orientale dell'isola, mentre in quella occidentale è relegata sui versanti meridionali a quote inferiori a 400 m.
La vegetazione cambia nel tratto finale del sentiero.
In particolare presso Monte Pericoli (333 m), in una piccola area sono censiti i cosiddetti erico-arbuteti, macchie alte miste a dominanza di Scopa (Erica arborea) e Corbezzolo (Arbutus unedo).
Nel tratto in discesa verso San Martino il tracciato attraversa invece un bosco di impianto artificiale, una pineta risultato di rimboschimenti.