Il sentiero n. 208 si snoda sul Promontorio dell'Enfola, luogo particolarmente interessante dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e storico.
Il percorso inizia ad est dell'edificio a due piani, attuale sede dell'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano, che ospitava un tempo le attrezzature per la pesca e la lavorazione del tonno, la cosiddetta tonnara dell'Enfola.
Si percorre una vecchia carrereccia militare che sale a zig zag sul fianco della collina. Siamo nel regno della Macchia Mediterranea che ci avvolge con i suoi colori e profumi.
Salendo ed in particolare al termine della salita, si possono osservare le strutture che costituivano l'imponente sistema difensivo della batteria costiera "De Filippi", realizzata negli anni venti dalla Regia Marina italiana.
Dopo circa 30 minuti di cammino, poco prima di giungere alla sommità, sulla destra inizia un percorso ad anello che gira intorno al Monte Enfola. Qui il tracciato si fa più stretto del precedente e si inoltra in una pineta, bosco di impianto artificiale risultato di rimboschimenti.
Al termine di una breve discesa, si stacca dal percorso ad anello, verso nord, uno scosceso sentiero che scende ripido a Capo d'Enfola, si giunge in uno spettacolare punto panoramico a picco sulla scogliera, affacciato sull'isolotto de La Nave.
La vegetazione in questa zona battuta dal vento è più bassa, si tratta di una gariga di elicriso, cineraria e medicaggine marina.
Il tempo di percorrenza da Monte d'Enfola a Capo d'Enfola è di circa 30 minuti.
Per il rientro si ritorna sui propri passi. Arrivati al bivio con il percorso ad anello si può svoltare a destra per completare il circuito e giunti sulla sommità imboccare di nuovo la carrareccia che in discesa che ci riporta rapidamente al punto di partenza.
Il tempo totale dell’escursione sul Promontorio dell’Enfola, andata e ritorno compresa, è di circa 2 ore e 30 minuti
Per quanto riguarda le associazioni vegetali il versante occidentale del Promontorio è caratterizzato dalla presenza dei cosiddetti erico-arbuteti, macchie alte miste a dominanza di Scopa (Erica arborea) e Corbezzolo (Arbutus unedo).
In alcune piccole aree del versante orientale si può osservare la cosiddetta boscaglia costiera a dominanza di ginepro fenicio (Juniperus phoenicia).