Il sentiero n. 139 disegna, sul promontorio di Capo Poro, un itinerario ad anello che parte da Marina di Campo e ritorna al punto di partenza innestandosi, nelle immediate vicinanze del paese, sul sentiero n. 138.
Il tracciato si imbocca in Via delle Ginestre e, dopo una breve salita, incrocia il sentiero n. 138.
I due percorsi si sovrappongono per circa 100 metri, poi la via si biforca.
Se si mantiene la destra si segue il sentiero n. 138, da cui, specie nella parte finale a picco sul mare, si gode un bel panorama, prima di giungere a Colle Palombaia.
Il sentiero n. 139, che si imbocca sulla sinistra, si dirige invece verso sud inoltrandosi in un bosco ombreggiato dove prevale il Leccio (Quercus ilex) associato con il Lentisco (Pistacia lentiscus), il Mirto (Myrtus communis) e l'Arisaro Comune (Arisarium vulgare).
Sul percorso si possono osservare dei terrazzamenti, testimonianza di un passato in cui il promontorio di Capo Poro era interamente coltivato.
Dopo circa 50 minuti di cammino dal bivio con il sentiero n. 138 ed una breve salita si giunge a Monte Poro, a quota 155 m.
Si nota subito la presenza di un affascinante faro della Marina Militare che segnala ai naviganti l'ingresso nel Golfo di Campo.
Si tratta di un favoloso punto panoramico che riveste un particolare interesse dal punto di vista storico.
Nelle immediate vicinanze sono infatti presenti strutture risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.
Questa zona fu teatro di una delle pagine più drammatiche della storia dell'Isola.
Siamo nel periodo in cui, a seguito dell'armistizio dell' 8 settembre 1943, l'Isola d'Elba, come il resto d'Italia, venne occupata dai tedeschi.
Il comando dell'intervento militare per liberare l'isola, denominato “Operazione Brassard”, dal nome dell'autore del piano, fu affidato dagli Alleati all'Esercito francese.
All'alba del 17 giugno 1944 giunsero dalla Corsica 220 mezzi navali e 12 mila uomini che sbarcarono nel Golfo di Campo.
Una delle prime azioni di questo epico evento fu proprio la riduzione in silenzio della postazione militare di Monte Poro, ancora oggi visibile, dotata di 4 cannoni.
Il sentiero n. 139 prosegue scendendo rapidamente fino al livello del mare presso Punta Bardella per poi costeggiare la spiaggia di Galenzana.
In questo tratto il percorso presenta una criticità: in alcuni punti la spiaggia è stretta ed in caso di alta marea o mare mosso c'è il rischio, anche se per pochi metri, di dover passare dal bassofondo marino bagnandosi i piedi.
Il tracciato successivamente risale fino ad una cappella votiva ove aumenta di larghezza e termina dopo poco, al bivio con il sentiero n. 138.
Per rientrare da Monte Poro a Marina di Campo è necessaria circa 1 ora di cammino.
Il sentiero n. 138 termina sulla spiaggia di Marina di Campo.
Qui si collega al sentiero n. 248 che taglia l'isola da un versante all'altro unendo la costa sud alla località Acquaviva sulla costa nord, nelle vicinanze di Portoferraio.
A Colle Palombaia invece il sentiero n. 138 si innesta sulla strada provinciale n. 25 dell’Anello Occidentale e, subito dopo, imboccando il sentiero n. 192 si può accedere ai tracciati delle vie del granito.