Il sentiero n. 108 collega Seccheto alla GTE sud.
Il percorso può essere diviso in due tratti principali.
Il primo tratto è costituito da una strada inizialmente asfaltata e poi sterrata che si percorre in circa 30 minuti e sale con una lieve pendenza.
La seconda parte del sentiero più stretta e ripida, conduce, dopo circa 500 m, a quota 384 m dove incrocia il sentiero n. 135.
Da qui è possibile disegnare due percorsi ad anello.
Se si svolta a destra si può giungere nei pressi di San Piero e, dopo un breve tratto del sentiero n. 107, ritornare a Seccheto con il sentiero n. 195, percorrendo una delle cosiddette Vie del Granito.
Se si svolta a sinistra si può invece ritornare più rapidamente a Seccheto utilizzando il sentiero n. 137 dopo essere passati dall'Area Archeologica della Sughera.
Il sentiero n. 108 attraversa un’area che è stata più volte colpita da incendi.
Per questo motivo si può osservare una particolare tipologia di Macchia Mediterranea: la gariga a dominanza di cisto marino (Cistus monspeliensis), tipica specie che colonizza le aree percorse dal fuoco. In questa associazione vegetale l'altra specie predominante è la lavanda (Lavandula stoechas).
Si tratta di formazioni basse, abbastanza dense, ma in cui la scarsa copertura offerta dalla chioma del cisto permette l'insediamento di piccole specie erbacee che determinano l'elevata ricchezza floristica di questo tipo di vegetazione.
Un'altra associazione vegetale presente nell'area, la più diffusa sull'isola, è quella dei cosiddetti erico-arbuteti macchie alte miste a dominanza di Scopa (Erica arborea) e Corbezzolo (Arbutus unedo).