Cavo è una piacevole località balneare sulla costa nord orientale dell'Elba. Si raggiunge da Rio Marina con la strada costiera (Provinciale n.26) o da quella di Rio nell'Elba con la strada detta della Parata (Provinciale n.33). Il percorso inizia e si conclude presso questo piccolo e grazioso centro marittimo. Dalla spiaggia di Capo Castello detta anche del Frugoso, giunti nei pressi di un parcheggio si segue a sinistra la via omonima imboccando il sentiero n. 260. Si cammina immersi nella Macchia Mediterranea, talvolta così rigogliosa che pare quasi chiudersi a formare un tunnel. Qui si trova una straordinaria biodiversità vegetale di arbusti e alberi mediterranei. In primavera il percorso viene colorato dalle fioriture dei cisti e delle ginestre, all'inizio dell'estate invece fiorisce il mirto mentre in autunno e alla fine dell'inverno è la volta delle fioriture azzurre del rosmarino. Nelle zone più fresche, in pieno inverno, la lentaggine tra il fogliame denso mostra i piccoli frutti dall'inconsueta colorazione blu scura metallizzata. La via sale dolcemente con ampi zig zag sulle pendici del Monte Lentisco fino ad una lecceta dove la visuale nel bosco si restringe e la via si fa più ombreggiata. Nelle vicinanze di Capo Vita, estremità settentrionale dell'isola, il sentiero si affaccia sui due versanti del promontorio: mostrando verso ovest in lontananza le mura fortificate di Portoferraio e ad est gli isolotti dei Topi e di Palmaiola. Il tracciato giunge poi, nei pressi di un'area di sosta, ad un quadrivio. Qui finisce il sentiero n. 260 e passa la GTE che è possibile seguire proseguendo diritto o svoltando a destra. Svoltando invece a sinistra si giunge in breve ad un edificio in pietra dalla forma particolare: il Mausoleo Tonietti. Risalente ai primi del 1900 fu progettato in stile neogotico dall'architetto Adolfo Coppedè per i Tonietti, quale monumentale tomba di famiglia. La mancata autorizzazione cimiteriale ne impedì l'impiego secondo la volontà dei committenti e causò il suo abbandono. Il Mausoleo a pianta quadrata è costituito da un imponente torrione che richiama la forma di un faro. La struttura è degradata, pertanto è assolutamente sconsigliato accedere all'interno. Da qui, tornando sul sentiero principale, e girando a sinistra, si può seguire la GTE verso est per rientrare velocemente a Cavo. Al termine del sentiero si trova un altro manufatto edificato dai Tonietti: Villa Bellariva, detta Il Castello. L'imponente edificio dallo stile eclettico, costruito sul finire dell'ottocento, fungeva anche da simbolo della potenza e solidità economica della famiglia.