Il Presidente Sammuri ha incontrato la Comunità del Parco
Nel suo primo giorno da Presidente Giampiero Sammuri ha incontrato la Comunità del Parco. Alla riunione erano presenti tutti i Sindaci dell’Elba, il Sindaco di Capraia e l’Assessore Provinciale di Livorno Catalina Schezzini. Tra gli assenti hanno comunque telefonato al nuovo Presidente l’Assessore regionale Bramerini, l’Assessore Siveri della Provincia di Grosseto e il Sindaco del Comune del Giglio.
Barbetti ha convocatola riunione proprio per dare la possibilità al nuovo Presidente di incontrare il territorio e si è creato da subito un clima di sintonia e collaborazione.
Sammuri ha raccontato la sua passione per la natura e la sua formazione di biologo esperto di fauna selvatica. Ha elencato le sue passate esperienze di amministratore del Comune di Roccastrada (GR), di Vice presidente della Provincia di Grosseto, e di Presidente per 12 anni del Parco regionale della Maremma. Per 18 anni dirigente dell’amministrazione provinciale di Siena e attualmente di quella di Grosseto nel settore ambiente. Ha insegnato all’Università di Siena ed è specialista di Pubblica Amministrazione Ora è da tre anni presidente di Federparchi e il suo mandato è stato di recente riconfermato. Responsabile dello smaltimento dei rifiuti nella vicenda del naufragio della Costa Concordia al Giglio. Non ha tralasciato le sue passioni personali, oltre alla natura, la subacquea e la maratona. Lo sport per lui è scuola di vita.
Sammuri, ha affermato di avere ricevuto in passato descrizioni di una situazione molto conflittuale tra gli enti locali ed il Parco mentre ha trovato un clima del tutto normale. Ha chiesto ai Sindaci collaborazione per quello che è un suo credo: i parchi non sono né di destra né di sinistra sono un valore universale che, come i beni culturali, devono essere l’orgoglio del nostro paese e quindi vanno tenuti fuori dalla conflittualità politica. In passato l’ambiente era un tema attribuito solo ad una certa parte politica, ora non più . All’interno della Federazione dei Parchi Italiani ci sono Presidenti di tutti i colori politici con cui decide sempre insieme, all’unanimità, e ritiene non sia difficile trovare posizioni comuni. Dentro un Parco il 95% delle questioni da risolvere può essere slegato dalla politica: è fondamentale il rapporto con gli amministratori e la condivisione.
Sammuri conosce abbastanza l’Arcipelago Toscano, alcune aree di più, altre meno, ma certo la conoscenza del territorio che possono avere i Sindaci è insostituibile. Ha una conoscenza diffusa e diretta di tutti i Parchi italiani, un bagaglio di esperienze che intende mettere al servizio del suo mandato.
Il Parco della Maremma, che ha guidato sino ad oggi, è famoso per le presenze turistiche, anche se non è stato facile coniugare la conservazione della natura con lo sviluppo economico sostenibile. Sammuri sa per esperienza che il rispetto delle regole è spesso fonte di occupazione, come nel caso delle visite con accompagnatori.
Il nuovo Presidente ha comunicato ai sindaci che i tempi della nomina del nuovo consiglio Direttivo del Parco dell’Arcipelago Toscano sono ancora indefiniti perché i tagli alla spesa pubblica hanno aperto una querelle tra Ministero delle Finanze, che ritiene che i consigli debbano essere ridotti a 5 membri, e il Ministero dell’Ambiente ,che invece pensa che debbano mantenere la composizione attuale di 13. Farà ancora per un po’ il Presidente senza Consiglio e per compensare condividerà con la Comunità del Parco gli atti di indirizzo che saranno successivamente ratificati dal futuro Consiglio Direttivo.
Sammuri ha detto ai Sindaci: “Siete i miei primi interlocutori ma non vi aspettate da domani sconvolgimenti. Ho bisogno di capire bene i problemi e indagare a fondo nelle questioni. Da qui a fine anno cercherò di capire. Il vostro aiuto è fondamentale.”
I sindaci hanno dimostrato disponibilità al dialogo e grande apertura, hanno chiesto di voltare pagina per far fare un salto di qualità al Parco. Su twitter Sammuri ha scritto:”Incontro molto utile con la Comunità del Parco percepisco attesa per il mio lavoro la cosa mi da responsabilità e motivazioni aggiuntive.”