Sentiero n. 195
Lunghezza: 4,62 km
Tempo medio di percorrenza: 1 h 45 min
Difficoltà: livello E (escursionistico)
Differenza altimetrica: 236 m
Ascesa totale: 249 m
Discesa totale: 30 m
Il sentiero n. 195, una delle principali Vie del Granito, collega Seccheto a San Piero.
Il tracciato inizia a Seccheto nel basso Fosso di Vallebuia, si innesta in Via Aia del Lentisco, prosegue in via Morione, fino ad un campo sportivo dismesso, quindi svolta a destra e si inoltra nella bassa vegetazione dirigendosi verso est.
Dopo circa 250 m si arriva al bivio con il sentiero n. 195 C. Il breve tracciato conduce, dopo 50 m, ad un impluvio, qui si deve fare attenzione per trovare la via giusta.
E’ necessario lasciarsi il canneto sulla destra e scavalcare un masso di granito per poter ammirare un'imponente bozza di una colonna pisana.
Ripreso il sentiero principale, dopo un breve tratto in salita ci si collega ad una strada sterrata dalla quale si stacca il sentiero n. 195 B.
Il percorso sale poi sulla sinistra riducendo di nuovo l'ampiezza. Da qui il tracciato prosegue, oltrepassato il bivio con il sentiero n. 195 A, nella medesima direzione ancora per 1 km fino al bivio con il sentiero n. 193 dove si dirige verso nord.
La via diventa nuovamente carrabile mantenendosi alla medesima quota. Si giunge in località Castancoli e poco dopo si passa sopra l'unica cava di granito rimasta attiva all'Isola d'Elba, erede di un'antichissima tradizione estrattiva.
E' possibile percorrere, in circa 3 ore, un itinerario ad anello ritornando a Seccheto mediante il sentiero n. 135 ed il sentiero n. 108.
La vegetazione che si può osservare percorrendo il sentiero n. 195 è diffusa in molte zone, a quote medio-basse. Si tratta di una particolare tipologia di Macchia Mediterranea, la macchia a dominanza di Ginestra Spinosa (Calicotome spinosa) localmente chiamata Pruno Caprino e Cisto Marino (Cistus monspeliensis).
E' una macchia di altezza media (2-3 metri), in stretti rapporti dinamici e spaziali con le macchie basse a cisto marino, di cui rappresenta uno stadio successivo di evoluzione. Questa associazione vegetale è inoltre caratterizzata dalla presenza della Scopa (Erica arborea) e della Ginestra Odorosa (Spartium junceum).